Jordi Bernet Cussò
Jordi Bernet è nato a Barcellona il 14 giugno 1944. E’ figlio di un autore di fumetti famoso nel suo Paese, Miguel Bernet (noto in patria con lo pseudonimo di Jorge), di cui ha portato avanti il lavoro (la serie umoristica ‘Dona Urraca’) dopo la morte prematura. Il suo ingresso nel mondo del fumetto lo fa quindi da giovanissimo, appena 15enne,
Entrato nel 1963 alla Bardon Art, agenzia spagnola di distribuzione di fumetti, realizza la serie western Poncho Yucatan, sceneggiata da suo zio Miguel Cussò, e pubblicata anche in Francia e Inghilterra. La collaborazione gli apre le porte del mercato inglese per cui realizza nei primi anni sessanta numerosi lavori.
Nel 1968 passa a collaborare con la nota rivista belga Spirou per cui realizza serie come Dan Lacombe (sempre su sceneggiatura dello zio) e Paul Foran.
Per il mercato tedesco realizza invece le serie Wat 69 e Andrax., mentre per quanto riguarda il mercato del suo paese natio è da segnalare El Cuervo. Alcune sue storie autoconclusive vengono pubblicate in Italia dagli Albi dell’Intrepido.
Il grande successo arriva però nel 1982 quando viene chiamato a sostituire Alex Toth nella realizzazione della serie Torpedo 1936, storia di un malavitoso siciliano di nome Luca Torelli alias “Torpedo”, scritta da Enrique Sanchez Abuli e pubblicata in Italia dalla Comic Art e poi sulla rivista omonima edita dalla Acme di Francesco Coniglio, che lo fa entrare di diritto tra i grandi disegnatori internazionali.
Inoltre insieme a Abuli crea la storia Ivanpire e la serie di racconti Historietas negras e successivamente i racconti: De vuelta a casa ,La naturaleza de la bestia, Abato e Serpente, por un puñado de dolares.
Da questo momento in poi la carriera di Bernet è costellata di grandi successi come Custer, Sarvan e Kraken, scritte da Antonio Segura ed apparse in Italia sulle pagine della rivista Comic Art, Chiara di notte e Cicca dum dum, su testi di Carlos Trillo ed Eduardo Maicas, edite in Italia da Eura Editoriale.
Nel 1996 disegna l’albo gigante n. 10 di Tex, scritto da Claudio Nizzi e intitolato L’uomo di Atlanta. Nello stesso anno per la DC comics realizza una storia della serie Batman: black and white. La storia gli apre le porte della collaborazione con la casa editrice per cui realizza, tra l’altro, un numero di Solo, e un episodio di Spirit sceneggiato da Jimmy Palmiotti. Nel 2007 entra nello staff della serie Jonah Hex.
Vittorio Torelli, mio padre. Mai un lavoro fisso. Faceva un po’ di tutto e tanto di nulla. Disoccupato e alcolizzato perso. Aveva preso il vizio da chierichetto, quando si sbronzava col vino del parroco.
(Torpedo)